Insieme alla corretta e sana alimentazione, all’attività fisica e al benessere percepito, il sonno è uno dei pilastri della salute.

Molte evidenze collegano la qualità e la quantità del sonno, corrette per la propria età e per il proprio genere, alle capacità cognitive e dell’attenzione diurne. Perdere anche una sola ora di sonno, in relazione alle proprie preferenze, nel corso dell’attività giornaliera può comportare capacità di concentrazione inferiori, nonché portare a un peggioramento dell’umore, a un innalzamento dei livelli di rabbia o aggressività e a un deterioramento della persona a livello psicologico. Considerando, inoltre, che le persone trascorrono circa un terzo della loro vita a dormire, risulta essenziale dormire bene.

Purtroppo, però, gli italiani dormono sempre peggio. Già nel secolo scorso oltre il 30% della popolazione del mondo occidentale aveva problemi di sonno; il quadro si è aggravato nel corso degli anni per una serie di circostanze, non da ultimo per il Covid-19, che ha peggiorato ulteriormente una qualità del sonno già scadente.

Il buon sonno dipende da infiniti fattori. Il problema più grande è la percezione del cattivo riposo, al quale concorrono l’attività lavorativa sempre più intensa, la necessità di competere, gli eccitanti consumati giornalmente e le cattive abitudini andando a letto, come il fare attività fisica a ridosso del sonno, il mangiare pesante e arrivare lunghi con la cena, l’utilizzo di smartphone e computer fino a tarda sera. Studi scientifici dimostrano, inoltre, che il 7% dei problemi del sonno sono dovuti alla scelta di un materasso di scarsa qualità, mentre l’utilizzo cronico di materassi di alta qualità è in grado di migliorare i parametri del sonno e di ridurre le rigidità articolari e muscolari.

La scelta del supporto su cui dormire non è affatto banale. Il materasso è l’interfaccia che ci consente di riposare in posizione totalmente confortevole e, quindi, le sue caratteristiche fisiche non devono dare noia. È giusto cambiare posizione durante la notte, ma bisogna farlo in maniera positiva, riacquistando velocemente il comfort perduto con il movimento. Inoltre, un altro elemento che deve possedere il materasso è l’equilibrio termico. Quando riposiamo su una superficie, disperdiamo calore: il materasso ha il compito di garantire che questo venga mantenuto in modo fermo e fisso.

Ma qual è la posizione ottimale per dormire? Il consenso scientifico degli ultimi 20 anni si è orientato verso la posizione del dormiente sul piano orizzontale, sul fianco, ma Dorelan Research ha introdotto anche un’altra possibilità: sollevare il busto del letto per realizzare le posizioni di Fowler e migliorare così la pervietà delle vie respiratorie. Infatti una delle funzioni più critiche durante il sonno è il respiro.

Dal 2018 il Comitato Scientifico Dorelan conduce progetti di ricerca sull’importanza del sonno per la salute e per le performance umane con la finalità di educare la popolazione. Da alcuni anni, in particolare, sta valutando l’adattamento della colonna lombare ad una superficie morbida come quella del materasso, inserendolo all’interno della risonanza magnetica.