Tre domande a Salvatore Rampulla, già presidente nazionale AIO, che spiega i vantaggi ma anche i rischi del voto telematico e ci presenta il suo programma e le sue idee per il futuro dell’Enpam. 

Quello di domenica sarà il primo voto virtuale nella storia dell'Enpam. Che elezioni saranno?

Rampulla: “Il voto telematico rappresenta una novità assoluta: il vantaggio è che si può esercitare stando a casa e senza doversi spostare, dunque ci sarà un aumento dell’afflusso dei votanti. Ma ci sono anche degli aspetti negativi: infatti non è assolutamente certa la possibilità di controllare l’identità dei votanti; sembra inoltre che ci siano, alcune squadre di “facilitatori” pronti ad andare dai colleghi per aiutarli a votare. Se così dovesse essere, verrebbe meno l’esercizio di voto segreto e indipendente. Tutto ciò potrebbe infatti comportare una sorta di controllo del voto da parte di alcuni gruppi di potere che andrebbe a far perdere la libertà e la segretezza, pilotando probabilmente l’elezione. A mio avviso sarebbe stato sufficiente spostare le elezioni di qualche mese per ripristinare le modalità classiche, senza correre questo grave rischio”.

Le ragioni della sua candidatura?

Rampulla: “Vado contro i giochi di potere: la lista 2 sostiene un candidato che sembrerebbe una vittima dei giochi di potere, perché subisce uno spostamento probabilmente per fare spazio a qualcuno sindacalmente più grosso ma con minore esperienza; la lista 1 e la 3 sostengono lo stesso candidato nazionale. Ma com’è possibile che due liste con programmi diversi sostengano lo stesso candidato alla rappresentanza nazionale? Ho deciso allora di scendere in prima linea, sono un candidato indipendente, non collegato ad altre liste. Voglio rappresentare proprio l’indipendenza dei colleghi liberi professionisti. Sono molto apprezzato per la mia grande franchezza”.

Su quali punti si concentrerà il suo programma?

Rampulla: “I miei progetti sono chiari e immediatamente realizzabili, perché dipenderanno direttamente dall' Enpam, non dal governo, a cominciare dall'aumento della trasparenza, riduzione dei compensi per tutti, dirigenti e membri dell’assemblea, ma anche un adeguamento dello Statuto e regolamento dell’Enpam alla recente sentenza del Consiglio di Stato, che ha stabilito una rappresentatività paritetica di medici ed odontoiatrici. Attualmente 2/3 dell’assemblea è formata dai Presidenti degli Ordini, molti dei quali ospedalieri. Quando alcuni anni fa si volevano aumentare le aliquote contributive per tutti, i medici ospedalieri si sono messi di traverso, perché essi ricevono la pensione soprattutto dall’INPS, e non hanno consentito il ritocco della quota A che è l’unica che pagano anche gli ospedalieri. Il risultato è stato che l’aumento contributivo ha pesato prevalentemente sulle spalle dei liberi professionisti, mmg e pediatri, e questo è stato ingiusto! Un'altra idea è sospendere per un anno il versamento dei contributi, senza che questo causi penalizzazioni o compromissione dell’anzianità contributiva. Ciò darebbe respiro ai colleghi liberi professionisti, colpiti più degli altri dalla crisi post-covid. Infine voglio promuovere gli incontri formativi per medici ed odontoiatri, con riconoscimento di ECM che diano impulso ad una grande cultura della prevenzione. Auspico che si possa realizzare un vero cambiamento, evitando la cristallizzazione dei posti di vertice da chi li occupa da troppo tempo. Indipendenza, coerenza e serietà. Sono i miei cavalli di battaglia ed io che sono molto battagliero non ho mai sventolato la bandiera bianca. Lo faccio perché ci credo!”.