La professione del medico presuppone una grande responsabilità, essendo sempre pronto a intervenire sulla salute dei propri pazienti.

Con l’aumento dell’età media, più attenzione verso la propria salute e una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione, i professionisti sanitari sono diventati sempre sempre più importanti nella vita e nella salute delle persone.

Ovviamente, come per tutte le categorie professionali, anche la loro è esposta a rischi ed errori, con conseguenze anche gravi sia per i pazienti sia per loro stessi.

Quali sono gli errori più diffusi?

• diagnosi sbagliate o tardive, con conseguenze gravi per la salute del paziente;
• errori nella compilazione di documenti o cartelle cliniche;
• errori di valutazione di un caso
• errori durante un’operazione chirurgica;
• prescrizione di farmaci o terapie sbagliati;
• errori legati all’attività amministrativa di uno studio medico (mancati pagamenti di oneri previsti, ritardi di consegna per documentazioni fiscali o professionali)

Per salvaguardare la propria professionalità e assicurarsi una tranquillità lavorativa, i medici hanno l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa di responsabilità civile professionale.

Dal 2014 l’assicurazione professionale per i medici è infatti obbligatoria per tutti i professionisti sanitari, sia che esercitino l’attività in autonomia nel loro studio sia che si tratti di:

• medici dipendenti di ospedali e cliniche, pubblici o privati;
• dipendenti di altri istituti dove si garantiscono prestazioni sanitarie;
• medici che lavorano in strutture come esterni.

(in questi tre casi, al momento stesso della sottoscrizione del contratto di assunzione o collaborazione saranno le strutture o gli enti a informare sui vari aspetti assicurativi)

Ma cosa bisogna valutare nella scelta della propria RCP?
Prima di scegliere la giusta polizza, è necessario leggere con attenzione ciò che è o non è incluso, le clausole che possono essere inserite e l’assicurazione deve essere in linea con la Legge Gelli.

Cosa copre e cosa non copre l’assicurazione
Tutte le polizze assicurative coprono un’ampia gamma di negligenze ed errori e possono includere anche le spese legali necessarie alla difesa del Professionista più eventuali richieste di danni portate avanti delle strutture per cui per cui si lavora o si è lavorato.
Hanno ovviamente di limiti, che variano a seconda del prodotto. In ogni caso non comprendono mai la copertura di atti illeciti commessi al di fuori del periodo di validità della polizza, la violazione del segreto professionale, l’uso di tecniche o terapie scorrette o non approvate azioni dolose e situazioni simili.

Claims Made
Questa clausola prevede che il danno sia attivato nel momento in cui è fatta la richiesta, l’opposto della “loss occurrence”, che invece si basa sulla data precisa in cui il danno è stato compiuto.

Retroattività
Le polizze possono essere retroattive ed estendere la copertura del contratto anche in un periodo precedente alla stipula dell’assicurazione. La retroattività varia a seconda del contratto: retroattività di 2, 3 o 5 anni o anche più.

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