Il Ministro Giulia Grillo ha proposto di introdurre il medico scolastico a partire dalla scuola dell’infanzia, per dare il giusto sostegno a bambini e ragazzi su temi delicati come il bullismo, la sfera sessuale, disturbi comportamentali, fumo e alcol oppure, semplicemente, per la prevenzione e l’individuazione di malattie precoci.

Si tratta di una figura esistita già in passato che è stata poi eliminata. Con questa proposta, bambini e ragazzi troverebbero invece una figura necessaria a dare il giusto supporto nell’affrontare temi delicati e superare anche le dipendenze da sostanze e tecnologia.

Nell’ambiente medico, già si trovano le prime opinioni favorevoli alla proposta, che potrebbe addirittura diventare un pezzo della legge quadro per l'infanzia.
Le organizzazioni sindacali, i presidi, la Federazione degli ordini dei medici e la Società italiana di pediatria vedono di buon occhio l’idea della Grillo.

Sul tema si è espresso anche il Presidente dell'Ordine dei Medici di Udine, Maurizio Rocco, che fa presente come il Friuli potrebbe muoversi per programmare questa reintroduzione già dal prossimo anno scolastico, coinvolgendo sia i giovani medici, in modo che possano tessere un approccio più diretto con i teenager, sia i medici con esperienza magari richiamati dalla quiescenza.
Ovviamente si tratterebbe di una spesa ma Rocco fa presente che sarebbe più che giustificata dal risparmio sanitario grazie all'anamnesi precoce di malattie, alla prevenzione costante e continua sullo sviluppo di dipendenze (stupefacenti, alcol, tecnologia) e al monitoraggio delle vaccinazioni. Insomma, meglio prevenire che curare a posteriori.
L’introduzione del medico all’interno del contesto scolastico offrirebbe un valido aiuto sul versante dell'educazione alla sessualità e sarebbe di vitale importanza per identificare e contrastare le varie forme di bullismo.